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Mercato ICT in Italia: lo stato dell’arte e i trend per il 2019

Tutti i trend della digital transformation:

I dati riguardo al mercato ICT in Italia anche quest’anno sono «positivi, ma non eclatanti», sottolinea Andrea Ardizzone di Assintel durante un’ intervista a SMAU Napoli 2018. L’Assintel Report 2019, del resto, nel fotografare lo stato dell’arte e l’evoluzione digitale in Italia evidenzia come i dodici mesi appena passati siano quelli in cui è stata finalmente raggiunta – e superata, anche se di poco – la soglia dei 30 miliardi di euro, con un complessivo +0,7% rispetto al valore del mercato dello scorso anno. Le performance migliori? Riguardano il software (in crescita del 4,7% rispetto al 2017) e i servizi IT (che hanno fatto registrare un +1,4%); mentre un lieve calo si registra, in parte prevedibilmente, tanto per quanto riguarda l’hardware quanto per i servizi di telecomunicazioni (che hanno perso nel corso del 2018 rispettivamente l’1,4% e il 2,2%).

MERCATO ICT IN ITALIA: CHI INVESTE?

big player del mercato ICT in Italia? Ancora secondo Assintel sono soprattutto grandi realtà con oltre 250 addetti (a queste è riferibile, infatti, quasi la metà della spesa) e che operano nel mondo dell’industria (per il 23%) e della finanza (21%).

Non sorprende così neanche la distribuzione geografica degli investimenti: LazioLombardia e Piemonte sono stati e saranno anche per il prossimo futuro i big spender italiani, seguiti solo a distanza da regioni come l’Emilia Romagna.

La forbice tra nord e sud Italia, se esiste, è legata comunque alla natura delle imprese e al tessuto economico in cui operano: durante la tappa napoletana di SMAU, per esempio, da Assintel hanno fornito un focus sulla Campania che mostra come a essa sia riferibile circa il 4% dei 30 miliardi di investimento complessivo in Italia, quando nello stesso territorio è attivo almeno il 7,5% delle impreseitaliane; con ogni probabilità si tratta di imprese medio-piccole, per quanto numerose, e poco sensibili ai temi della trasformazione digitale, cosa che spiega appunto il ritardo della regione sugli investimenti ICT.

Se si riallarga la prospettiva a una dimensione nazionale, del resto, ci si accorge che appena l’8% delle imprese italiane ha già raggiunto tutti gli obiettivi di digitalizzazione e che quasi un quinto non ha ancora definito invece alcuna strategia. Il ritardo, insomma, non è tanto del sud quanto dell’Italia in generale.

LA DIGITALIZZAZIONE IN ITALIA TRA OSTACOLI E PROSPETTIVE

Gli ostacoli che impediscono al mercato ICT in Italia di far registrare performance migliori? Sono soft e legati alla cultura aziendale, prima che a questioni economiche: ancora secondo Assintel, infatti, mancano innanzitutto competenze digitali(risposta valida per il 33% del campione) e un reale interesse rispetto al tema dell’innovazione digitale (27%) e solo in secondo luogo conta il fatto che le risorse economico-finanziarie siano limitate (24%).

Il corollario è che tanto per ridurre la forbice nord-sud di cui si è già detto, quanto per incentivare più in generale la digital transformation bisognerebbe investire in «formazione su aree e figure manageriali delle aziende», sottolinea ancora Andrea Ardizzone.

Altrettanto importante però è riuscire a trovare partner strategici,che siano istituzioni o altre imprese che operano nello stesso settore o in settori affini, attori finanziari o che provengono dal mondo dell’associazionismo imprenditoriale o ancora startup. Il report in questione, del resto, sembra sottolineare come le forze imprenditoriali innovative, per quanto frammentate, potranno avere un ruolo chiave nell’accelerare l’innovazione.

I TREND PER IL 2019 DEL MERCATO ICT IN ITALIA

I trend e le previsioni per il 2019 che riguardano il mercato ICT in Italia, tra l’altro, sembrano essere positivi. Nei prossimi dodici mesi gli investimenti dovrebbero aumentare, facendo registrare una crescita complessiva di almeno l’1,6%.

Ancora una volta a guidare la crescita dovrebbe essere il mercato IT: se «la parola d’ordine è trasformazione digitale», commenta ancora Andrea Ardizzone nel corso della nostra intervista, viene da sé che i grandi temi e le grandi aree di sviluppo saranno «cloudbig data analytics, tecnologie legate alla cybersecurity o all’AI e alla realtà aumentata», mentre continueranno a perdere peso i semplici servizi di telecomunicazioni.

Ancora secondo Assintel, chi investirà in tecnologie per l’innovazione durante il 2019 punterà soprattutto ad automatizzare o ottimizzare i processi IT e a ridurne e controllarne i costi, oltre che a migliorare qualità e tempi dei servizi. Indipendentemente dalla natura del business e dalla sue dimensioni – e, cioè, indipendentemente dal fatto che si tratti di grandi aziende o piccole e medie imprese – il mercato ICT in Italia è trainato già oggi e lo sarà ancora di più nell’immediato futuro da soggetti che nella digital transformation vedono soprattutto l’opportunità di migliorare il rapporto con i clienti (tra i macro-obiettivi del 45% del campione Assintel) o i livelli di automazione interna (42%) e quella di differenziarsi dai competitor (26%).

Un ultimo trend che forse non ci si aspetterebbe? Nel 2019 la variazione di spesa ICT sarà consistente soprattutto per le piccole e micro-imprese (per soggetti come questi, infatti, è previsto un aumento di oltre il 78% rispetto alle rilevazioni precedenti), proprio a sottolineare come la trasformazione digitale rappresenti un driver di crescita oggi tutto tranne che trascurabile.

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La fonte di questa notizia è insidemarketing.it